Le mascherine pieghevoli sono un dispositivo di protezione individuale adoperato in vari contesti lavorativi ma anche nella quotidianità. Si tratta di presidi che proteggono dall’inalazione di sostanze liquide, solide o gassose di tipo nocivo. Spesso infatti ci troviamo in ambienti contaminati da virus o da polveri molto dannose per l’organismo umano. Indossare queste mascherine ci proteggono dall’eventuale contagio o dall’inalazione di sostanze pericolose che potrebbero portarci anche ai tumori. Se vuoi scoprire tutti i dettagli sulle mascherine pieghevoli come strumento per l’antinfortunistica, nei prossimi paragrafi ti illustreremo tutto ciò che devi sapere prima dell’acquisto.
Mascherine pieghevoli come apparecchiatura antinfortunistica
Le mascherine diventano dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) quando rispettano alcuni parametri specifici decisi dal Ministero della Salute per garantire una sufficiente protezione da agenti esterni nocivi. Si tratta di presidi da utilizzare in vari contesti lavorativi. Questi prodotti infatti vengono consegnati direttamente dal datore di lavoro e possono essere utili soprattutto a coloro i quali lavorano nelle industrie siderurgiche, farmaceutiche, meccaniche e tutte le altre fabbriche che prevedono di stare a stretto contatto con gas, vapori, nebbie e sostanze nocive.
Ad usufruire di questi presidi possono essere anche gli operatori sanitari, i quali con il tempo hanno dovuto ricercare delle protezioni per le varie influenze epidemiologiche in circolo. Queste mascherine infatti, in base al modello e al numero di strati da cui sono composte, riescono a fare da barriera ai virus di cui potrebbero essere affetti i pazienti. Gli operatori sanitari d’altronde sono costantemente messi a rischio a causa del contatto diretto con le persone.
Vari tipi di mascherine: quali scegliere
In commercio potremo scegliere tra numerosi modelli di mascherine per la protezione individuale. Ogni tipologia ha un grado di efficienza diverso, per questo dovremo diversificarle e saperle scegliere in base alle situazioni che dovremo vivere o in cui dobbiamo lavorare.
Pertanto ogni situazione ha la sua analisi approfondita del contesto. Inoltre dovremo badare bene a conoscere il tipo di contaminante che vogliamo bloccare. Se ad esempio lavoro in un contento in cui è presente l’amianto, dovrò scegliere un modello in grado di proteggermi da questa sostanza tossica. E via dicendo.
Le mascherine sono fondamentalmente di due tipologie, quelle per polveri, particelle e virus e quelle per i gas e i vapori. Le prime sono le normali mascherine usa e getta FFP1, FFP2 e FFP3, con la struttura a conta e i lacci. Le seconde invece sono le vere e proprie mascherine antigas con tanto di valvola e filtro. Ma esistono diverse varianti da scegliere in base alle esigenze. Ad esempio, ad essere molto richieste nel settore dell’antinfortunistica sono le mascherine pieghevoli.
Mascherine pieghevoli per l’antinfortunistica
Le mascherine monouso, e quindi del tipo FFP1, FFP2 e FFP3 possono presentarsi in una forma molto comoda e morbida. Le mascherine pieghevoli per l’antinfortunistica sono dei modelli che danno comfort e flessibilità alla nostra respirazione protetta. Si tratta di normali mascherine a guscio con i lacci e lo stringinaso per adattarsi al meglio al viso. Ma la loro scocca anteriore ha una piegatura a metà.
La piegatura consente alla mascherina di essere molto pieghevole e comoda, sia per la respirazione che per il trasporto. La sua particolare forma infatti crea un’angolatura verticale che non ci dà quel senso di oppressione respiratoria. La guarnizione a 360° garantisce una buona stabilità della maschera sul viso e può presentarsi anche con la valvola di esalazione.
Vantaggi delle mascherine pieghevoli per l’antinfortunistica
Inoltre troveremo anche modelli ai carboni attivi. La respirazione sarà confortevole anche grazie al triangolino che verrà a crearsi sulla superficie.