Se vuoi sapere quanto sono utili le mascherine per combattere virus e batteri, sei nel posto giusto! In questa breve guida ti spiegheremo tutto ciò che devi conoscere su questo argomento prima dell’acquisto. In questo modo potrai scegliere al meglio il modello di mascherina più adatto alle tue esigenze. Se vuoi proteggerti durante un’influenza epidemiologica, questi presidi sanitari verranno in tuo aiuto per farti sentire sempre al sicuro.
Mascherine per virus e batteri: quanto sono sono utili?
Se non conosci l’efficacia delle mascherine sui virus e i batteri, in questo paragrafo faremo un approfondimento su questo aspetto importante. I virus circolano nell’aria senza che noi ce ne accorgiamo e si presentano in una forma davvero impercettibile all’occhio umano. Potrebbero avere il diametro di una decina di micron e potrebbero essere 600 volte più piccoli di un singolo capello.
Le mascherine sono un’ottimo presidio per proteggersi dai virus e dai batteri. Si tratta di presidi sanitari o vero e propri dispositivi di protezione individuale che, coprendo sia il naso e sia la bocca, impediscono alle particelle infette di raggiungere le vie respiratorie di un soggetto sano. Esistono diversi modelli di mascherine, ognuno adatto ad un determinato contesto di vita o lavorativo.
Esistono dei dispositivi indicati per chi lavora a contatto con delle sostanze nocive come nelle industrie siderurgiche o farmaceutiche. E poi esistono i modelli obbligatori per chi lavora nei reparti sanitari più a rischio. Insomma, esistono alternative per tutti, proprio perché si tratta di dispositivi molto efficaci. Scopriamo insieme come le mascherine riescono a combattere virus e batteri.
Come le mascherine bloccano virus e batteri
Le mascherine sono dei presidi ottimali per combattere i virus e i batteri. Anche se non si può escludere l’esposizione al contagio, si tratta di dispositivi da utilizzare per contenere la diffusione di un virus.
I Dispositivi di Protezione Individuale sono dei facciali filtranti che proteggono le vie respiratorie dai fumi nocivi, dai liquidi allo stato di aerosol, ma non dal vapore e dal gas. Possono essere dotati di una valvola di esalazione di sola uscita per facilitare l’uscita del fiato accumulato.
Ma come riescono le mascherine a bloccare i virus e i batteri? La struttura delle mascherine, compresa quella delle chirurgiche, è composta in modo tale che le piccole particelle del virus rimangano bloccate in un reticolato. Le mascherine sono infatti composte da più strati di velo in tessuto-non-tessuto con una carica elettrostatica.
Vari modelli di mascherine
In commercio troviamo vari modelli di mascherine di tipo standard approvate dal Ministero della Salute e da altri istituti qualificati. Le mascherine si dividono in due gruppi fondamentali: quelle chirurgiche e le FFP1, P2, P3.
Le mascherine chirurgiche sono monouso, quindi usa e getta. Le altre tipologie invece possono presentarsi anche con una valvola di esalazione per far fuoriuscire l’ossigeno accumulato.
Capacità filtrante delle mascherine
Le mascherine sono davvero efficaci per combattere virus e batteri quando hanno un’ottima capacità filtrante. Questo significa che riescono a filtrare e setacciare ad alti livelli le particelle in entrata.
Le mascherine chirurgiche hanno una capacità filtrante verso l’esterno pressoché totale, del 95%. Mentre dall’esterno all’interno hanno una capacità filtrante molto scarsa, del 20%. Per questo motivo vengono indossate da chi ha contratto il virus e non da chi vuole proteggersene.
Le FFP2 invece hanno un’efficacia filtrante media pari al 92% e una penetrazione inferiore al 6% di particelle solide o liquide. Le FFP3 rappresentano la soluzione migliore in commercio perché hanno un’alta efficienza filtrante del 98% ed una penetrazione inferiore allo 0,05% di liquidi e solidi.
Come indossare le mascherine
Per rendere le mascherine davvero efficaci di fronte ai virus e ai batteri, occorre prestare attenzione ad alcuni accorgimenti quando le indossiamo per non nullificare tutto il sistema di protezione.
Per quanto riguarda le FFP1, P2 e P3, per indossarle dovremo reggerle sul palmo della mano non dominante, con la convessità nasale rivolta verso i polpastrelli. Poi la posizioniamo sul volto e, tenendola sempre con la mano, posizioniamo i lacci.